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giovedì 12 novembre 2009
la ricorsività nel comando cp di linux
08:38 | Pubblicato da
tuC |
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Continuo a rimanere perplesso su come, a volte, certi comandi possanno essere "misteriosi" e come possano essere scoperte certe alternative altrimenti nascoste ai più. Dovendo copiare un po' di file ed evitare che mi venisse chiesto se sovrascrivere un file esistente (il --replay=yes è deprecato e ti consigliano di usare il '-i' o '-f'....) ho trovato qui la soluzione. E', cioè, presente un "alias" di cp, non in tutte le versioni, che forza il comando in un 'cp -i', quindi con il prompt fisso.
Provate a digitare "alias" e, se presente, tra i vari altri alias dovreste trovare "alias cp='cp -i'".
Quindi per non eseguire l'alias è possibile eseguire o:
1)"\cp -rf ./dacopiare* ./dovecopiare*" del comando cp che non ha il prompt sempre attivo....
2)cancellare l'alias con "unalias cp" e toglierlo per sempre dall'elenco...
Mi domando solo come certi "veggenti" trovino queste soluzioni...
Provate a digitare "alias" e, se presente, tra i vari altri alias dovreste trovare "alias cp='cp -i'".
Quindi per non eseguire l'alias è possibile eseguire o:
1)"\cp -rf ./dacopiare* ./dovecopiare*" del comando cp che non ha il prompt sempre attivo....
2)cancellare l'alias con "unalias cp" e toglierlo per sempre dall'elenco...
Mi domando solo come certi "veggenti" trovino queste soluzioni...
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